WAYPOINT ENTRA NEL PROGRAMMA CIRCULYTICS DELLA EMF

WAYPOINT ENTRA NEL PROGRAMMA CIRCULYTICS DELLA EMF

Il programma, ideato dalla Ellen MacArthur Foundation, comprende aziende leader come, tra le altre, Enel, Coca Cola e Ikea.

Waypoint è stata ammessa nel programma Circulytics, lo strumento digitale lanciato a gennaio 2020 dalle Ellen MacArthur Foundation, per permettere alle aziende di capire dove si trovano nel percorso verso la circolarità. Il programma, messo a punto e testato da trenta aziende facenti parte del network, tra cui le italiane Enel, Era Group e Lucart, è considerato lo strumento di misurazione della circolarità più complesso a disposizione. Circulytics infatti non si limita a misurare soltanto i vari aspetti della vita industriale (dall’ideazione alla produzione) ma permette alle aziende di poter misurare la circolarità della loro azione anche per quel che riguarda i finanziamenti, le energie, gli scarti e tutto quello che deve essere considerato etico per chi fa impresa.

 

 

La Ellen MacArthur Foundation, nella sua “mission”, sostiene le persone creative e le istituzioni impegnate a costruire un mondo più giusto, verde e pacifico. La fondazione ogni anno investe circa 225 milioni di dollari per portare avanti il proprio programma di economia circolare con il fine di accelerarne la transizione. In quest’ottica, e con queste finalità, non poteva esserci partner migliore per la nostra azienda, da tempo impegnata in un processo di conversione etica, già in tempi non sospetti, prima dell’avvento del movimento "Fridays for Future" e non utilizzato per ottenere vantaggi commerciali o per strategie di marketing finalizzate alla conquista degli stakeholders.

 

Lo sa bene Alberto Baesso, Project Leader di Waypoint e ideatore del progetto Light For Future, il quale infatti non fa nulla per nascondere la propria soddisfazione rispetto a questo nuovo banco di prova per la “sua” azienda: “Abbiamo da tempo sposato le linee guida della EMF e l’ingresso nel programma Circulytics è uno step automatico per chi, come noi, da anni professa nel deserto la necessità di un nuovo paradigma produttivo. Avere la possibilità di misurare gli sforzi che giornalmente mettiamo in campo, anche e soprattutto dal punto di vista finanziario, con altre 1250 aziende aderenti al programma, dalle medie come noi a colossi come Coca Cola, è un plus importantissimo per aumentare ancor di più la velocità verso una transazione non più rimandabile. Casi studio come quelli di Ikea e di altri big internazionali possono senza dubbio tornarci utili per migliorare tutto ciò che è migliorabile ed essere sempre coerenti con quanto proponiamo ai nostri clienti: un prodotto di design, costruito con mentalità artigianale e tenendo conto dell’etica con cui viene pensato, realizzato e reso immortale grazie al prolungamento del proprio ciclo vita attraverso la riparazione o la sostituzione dei pezzi. Vogliamo costruire e vendere oggetti che rappresentino bellezza e funzionalità, non futuri rifiuti.”