Uniti ed Economia Circolare: intervista a Tommaso Francese

Uniti ed Economia Circolare: intervista a Tommaso Francese

Quando parliamo di Economia Circolare è importante chiarire fin da subito che si tratta di un modello economico che, oltre a focalizzarsi sulla produzione e il consumo di determinati beni, inserisce nel paradigma anche la riparazione, il riutilizzo, il ricondizionamento e soprattutto il riciclo delle materie prime. Attraverso questa idea, è possibile aumentare drasticamente la longevità dei prodotti ed evitare l’accumulo di rifiuti formati da materiali che potrebbero essere riutilizzati e portati a nuova vita. 

Il CEWMS (Centro Studi di Economia Circolare), insieme ad Unismart hanno dato vita al progetto Uniti, un progetto ambizioso che fa dell’Economia Circolare e del lavoro in team il suo fulcro.

In questa intervista chiariremo meglio il concetto di Economia Circolare, cosa comporta l’utilizzo di quest’ultima e, soprattutto, cercheremo di capire il focus del progetto Uniti.

 

Uniti: intervista a Tommaso Francese

  • Da dove nasce l’idea e l’esigenza di realizzare il Centro Studi di Economia Circolare (CEWMS)e il progetto UNITI – Economia Circolare?

L’economia circolare, nuovo paradigma su cui la commissione europea ha puntato per risolvere gli urgenti problemi sia ambientali che economici, necessita per essere efficacemente implementata, della collaborazione di diverse competenze non solo tecniche. Il CEWMS è un centro di aggregazione di tante ed eccellenti competenze interne all’università di Padova che si mette a disposizione del territorio attraverso la collaborazione con UNISMART, la Fondazione dell’Ateneo di Padova nata proprio per favorire il legame tra mondo accademico ed industriale. E’ nato così il progetto UNITI – Economia Circolare, che rappresenta un luogo di confronto e discussione dove Università, Territorio ed Imprese si confrontano per individuare sinergie e attivare collaborazioni puntuali o di sistema attorno al tema dell’economia circolare.

 

  • Come spieghereste l’economia circolare ad un bambino?

L’economia circolare ci suggerisce come far durare il più a lungo possibile i nostri oggetti preferiti e come trasformarli in qualcosa di altrettanto bello quando non li vogliamo più. E’ come avere la possibilità di riparare tante volte il tuo giocattolo preferito che non vorresti mai buttare. Poi, quando proprio non è più riparabile o ti sei stufato, puoi trasformarlo utilizzando il materiale di cui è fatto in un nuovo giocattolo, cioè riciclarlo. Il tuo vecchio giocattolo così non è diventato un rifiuto che danneggia l’ambiente mentre il nuovo giocattolo non ha sprecato materiale prezioso per essere prodotto.

economia circolare

  • Quali sono i vantaggi dell’economia circolare per le aziende? E per i consumatori finali?

L’economia circolare è un modo diverso di intendere la produzione di beni e servizi e viene declinata secondo i termini della sostenibilità. Oltre ad un’opportunità, è ormai praticamente un obbligo a cui le aziende devono adeguarsi, basta pensare che dal 30 giugno 2021 la concessione del credito deve sottostare alla valutazione dei criteri di sostenibilità.

I consumatori finali hanno il vantaggio di trovare in commercio un numero maggiore di beni ambientalmente sostenibili, che durano più a lungo, con una ragionevole certezza che la filiera di produzione sia quella certificata dall’etichetta.

  • Perché è importante sostenere la ricerca in questo settore?

Per un’efficace economia circolare è necessario risolvere diverse attuali criticità che ne bloccano la piena realizzazione. C’è ancora molto da studiare per progettare prodotti facilmente riciclabili, per definire nuove tecniche di riciclaggio che permetta di arrivare allo scarto zero, per mettere a punto i nuovi modelli di business necessari ad accogliere il modello circolare e per assestare le nuove supply chain, per definire le regole di compatibilità ambientale e di mercato dei materiali riciclati (end of waste).

  • Waypoint ha aderito al progetto UNITI, in cosa consiste questa collaborazione?

UNITI cerca di rispondere ad esigenze specifiche, nell’ambito dell’economia circolare, delle aziende che hanno aderito al progetto (tra cui Waypoint) organizzando incontri singoli ed eventi partecipati dove vengono sviscerate le criticità e si cerca di trovare le soluzioni con la collaborazione di tutti i ricercatori del CEWMS.

  • Come sono coinvolti i neolaureati nel vostro progetto e come possono integrarsi nelle aziende sostenibili? Che risorse rappresentano?

I giovani ricercatori, i neolaureati e i tesisti vengono coinvolti nella stessa organizzazione e gestione degli incontri con le aziende. Questo permette ai giovani di fare esperienza di situazioni reali, di conoscere i loro futuri possibili interlocutori ma anche di mettersi alla prova suggerendo azioni e soluzioni. Rappresentano per una voce fresca e scevra di condizionamenti non avendo ancora vissuto esperienze dirette, ma anche una risorsa ricca di competenze a disposizione delle aziende.

economia circolare

  • Il requisito fondamentale per un’azienda che vuole dichiararsi sostenibile

Più che un requisito da avere direi che è necessario avere un approccio alla sostenibilità, secondo i seguenti step:

  1. Avere il coraggio di mettere in discussione il proprio modo di produrre beni e/o servizi secondo i canoni dei 17 obiettivi dello sviluppo sostenibile
  2. Verificare il proprio livello di sostenibilità attraverso un’analisi obiettiva
  3. Definire una roadmap verso il cambiamento
  4. Rimanere aggiornati sui temi della sostenibilità
  • Di recente, avete organizzato un evento riguardo la sostenibilità del settore tessile, uno dei più inquinanti al mondo. Quali possono essere le best practices più importanti che un’azienda deve intraprendere per essere maggiormente sostenibile, a prescindere dal settore in cui opera?

In termini generali, ripeterei quanto elencato nella risposta precedente. Di particolare rilevanza per perseguire la sostenibilità ambientale e per l’acquisizione di etichette di sostenibilità sono: la provenienza e il riciclo dei materiali, l’utilizzo di energia rinnovabile, il ciclo dell’acqua nei processi di lavorazione, le supply chain.

  • Obiettivi realizzati nel 2022 e obiettivi futuri 2023

In un anno di attività il CEWMS e UNISMART, attraverso UNITI, hanno messo in comunicazione gruppi di ricercatori, che precedentemente non avevano mai collaborato, e interessato decine di aziende sui temi dell’economia circolare. Questo ha portato all’elaborazione di diversi progetti di ricerca di forte interesse aziendale, oltre che alla partecipazione a call dedicate su fondi PNRR per progetti di economia circolare, sostenibilità e all'organizzazione di molteplici incontri e tavoli di lavoro su specifiche tematiche. Gli obiettivi del 2023 prevedono da un lato azioni puntuali di supporto alle aziende aderenti al progetto UNITI EC - attraverso i ricercatori del CEWMS individueremo infatti le problematiche ed opportunità legate allo specifico business aziendale, per poi proporre ed attivare collaborazioni quali progetti di ricerca commissionata, attività di formazione, etc.; dall’altro lato, essendo l’economia circolare un tema di filiera che si affronta in ottica sistemica, come obiettivo futuro abbiamo l’ampliamento del numero di aziende produttive e di processo aderenti all’iniziativa, nonché un maggiore coinvolgimento delle istituzioni per attivare azioni di sistema (e.g. regolamenti sul ciclo dei rifiuti e dell’utilizzo dei materiali riciclati, etc.) finalizzate a favorire l’effettiva messa in atto di progetti concreti per creare impatto sul  tema dell’economia circolare.